Ecobonus e Sismabonus 110

Il decreto Rilancio prevede l’innalzamento al 110% delle detrazioni relative a ecobonus, sismabonus, impianti fotovoltaici e colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.

Il cosiddetto “decreto rilancio”, approvato il 13 maggio dal Consiglio dei Ministri, prevede tra le varie misure per uscire dall’emergenza economica generata dal coronavirus, modifiche in materia di detrazioni fiscali.

Secondo il comunicato stampa del 13 maggio del CdM,è prevista la detrazione nella misura del 110%  delle spese sostenute tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021 per specifici interventi:

  • volti ad incrementare l’efficienza energetica degli edifici (ecobonus);
  • per la riduzione del rischio sismico (sismabonus);
  • relativi all’installazione di impianti fotovoltaici e colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.

Per tali interventi, come per altre detrazioni in materia edilizia, in luogo della detrazione, il contribuente potrà optare per un contributo sotto forma di sconto in fattura da parte del fornitore, che potrà recuperarlo sotto forma di credito di imposta cedibile ad altri soggetti, comprese banche e intermediari finanziari, ovvero per la trasformazione in un credito di imposta.

Per maggiori dettagli sulle detrazioni al 110% attendiamo la pubblicazione in Gazzetta.

La proposta di innalzamento delle detrazioni per ecobonus e sismabonus

L’idea di innalzare le detrazioni fiscali per gli interventi di efficientamento energetico ed adeguamento sismico al 110%, a partire dal 1° luglio 2020, è stata resa pubblica dal Governo e dal sottosegretario già nelle settimane scorse.

In pratica coloro che effettueranno tali spese, anticipandole, si vedrebbero rimborsati, attraverso la detrazione fiscale, la totalità degli importi. Sarebbe inoltre previsto un ulteriore 10% di credito a favore delle imprese. Tuttavia bisognerà attendere il testo definitivo (il decreto non è ancora pubblicato in Gazzetta) per essere certi dei dettagli del provvedimento.

Ricordiamo che, per quanto riguarda l’ecobonus, attualmente esso prevede una detrazione del 50% o del 65%, in base alla tipologia degli interventi effettuati. Secondo le indiscrezioni di stampa a godere delle aliquote più alte saranno gli interventi in grado di garantire maggiore efficienza energetica.

Altra novità riguarderebbe la scadenza di tali agevolazioni: si potrebbe usufruire della detrazioni al 110% fino al 31 dicembre 2021, anziché fino a dicembre 2020.

Il credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro

Una delle novità del decreto prevede un credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro.

Infatti, al fine di sostenere ed incentivare l’adozione di misure legate alla diversa organizzazione del lavoro e all’adeguamento degli ambienti, ai soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione in luoghi aperti al pubblico, è riconosciuto un credito d’imposta in misura pari all’60 % delle spese per investimenti, per un massimo di 80.000 euro, sostenute nel 2020.

Il credito è usufruibile anche per l’acquisto di tecnologie necessarie allo svolgimento dell’attività lavorativa e di apparecchiature per il controllo della temperatura dei dipendenti.

Il credito d’imposta è cumulabile con altre agevolazioni per le medesime spese, comunque nel limite dei costi sostenuti, è utilizzabile in 10 anni esclusivamente in compensazione, ed è cedibile ad altri soggetti, compresi istituti di credito e altri intermediari finanziari, con facoltà di successiva cessione del credito.

Ricordiamo che stiamo parlando della bozza del decreto rilancio. Appena sarà disponibile il decreto ufficiale, aggiorneremo tempestivamente questo articolo.

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